Recupero Faro Vecchio (19/02/2014)
LEGAMBIENTE: VIVA SODDISFAZIONE
La proposta di legge regionale per il monitoraggio dell'inquinamento marino da idrocarburi (progetto HAZADR), infatti, aveva rischiato di veder defalcati quei fondi per il ripristino del monumento, sulla sommità del quale è prevista l'istallazione degli apparati tecnici di rilevamento.
Ieri mattina invece, il Consiglio Regionale ha riconfermato pienamente il progetto originario così come presentato a maggio dello scorso anno, incluso il recupero del faro storico del Capoluogo.
"Per questo monumento-simbolo di Ancona si apre finalmente una prospettiva concreta di restituzione alla fruizione da parte dei cittadini, che ne sono stati privati da ormai più di dieci anni" osserva con soddisfazione Paolo Mariani, presidente del circolo legambientino del capoluogo. "Nei quasi quattro anni di aperture al pubblico a cura dei nostri volontari, il faro è stato visitato da migliaia di persone e desideriamo che presto i cittadini possano tornare a fruire di questo monumento".
Proprio l'insperato flusso turistico generato dal faro convinse il Comune a realizzare il Parco del Cardeto, un vero e proprio tesoro di storia, natura e paesaggio.
Il completamento del ripristino alla funzionalità e alla fruibilità di tutti i luoghi ed i monumenti di questo straordinario parco storico/naturale è tuttora in corso e siamo certi che una riapertura del faro donerà un nuovo impulso.
L'auspicio, nell'immediato, è che il progetto proceda spedito e con esso inizi prestissimo il recupero del faro.
Circolo Naturalistico Il Pungitopo ONLUS
Replica a Misiti su Parco del Conero(14/11/2013)
14 novembre 2013
COMUNICATO STAMPA
LEGAMBIENTE SU DICHIARAZIONI MISITI: UN DISCO ROTTO CHE RIPETE SEMPRE LO STESSO RITORNELLO
IL PARCO SERVE: PROMUOVE E REALIZZA BUONE PRATICHE
ANCONA – Le esternazioni di Giuseppe Misiti, ex sindaco di Sirolo, sull’inutilità dell’Ente Parco del Conero di cui peraltro fu lui stesso vicepresidente, affidate ieri alle pagine del Corriere Adriatico, suonano ormai come un disco rotto che ripete da anni sempre lo stesso monotono ritornello. I suoi argomenti continuano infatti a non reggere e a non convincere alcuno, se non una ormai sempre più sparuta platea di persone.
La difesa dell’ambiente, secondo Misiti senior, andrebbe affidata ai Comuni. Le amministrazioni comunali spesso si trovano però in una forzata condizione di conflitto d’interessi, incassando gli oneri di urbanizzazione relativi alle nuove edificazioni. Affidare loro la tutela del territorio equivarrebbe perciò ad affidare un pollaio ad una volpe. Non ci riferiamo necessariamente al Comune di Sirolo giacché qualsiasi amministrazione comunale difficilmente resisterebbe alla tentazione di sacrificare il territorio per puntellare bilanci sempre più traballanti.
Altro punto debole della filippica dell’ex primo cittadino sirolese riguarda il turismo di qualità. La bellezza e l’unicità di questo angolo di costa sono indiscusse ma non siamo convinti che gli amministratori della Perla del Conero ne abbiano colto appieno le potenzialità. Sembra, al contrario, che la dinastia Misiti si ostini su un modello di turismo massivo ormai palesemente obsoleto oltreché insostenibile per un territorio come quello di Sirolo.
Si potrebbero citare numerosi segnali di questa ostinazione, come ad esempio la proposta, poche stagioni fa, di effettuare ripascimenti alla spiaggia delle Due Sorelle, quasi si trattasse di un lido romagnolo su cui riversare masse di vacanzieri armati di ombrelloni e borse-frigo. O come la preclusione dell’accesso alla medesima spiaggia attraverso lo storico stradello, che disincentiva il turismo sostenibile degli escursionisti e degli appassionati di ambiente, privilegiando invece l’accesso fragoroso e invasivo dei barconi stracarichi di turisti distratti e di chi è costretto a pagare di malumore un salato pedaggio per ciò di cui potrebbe fruire gratis e in modo ecosostenibile.
Per contro, il Parco realizza buone pratiche, di cui il sindaco emerito sembra non essersi accorto.
Il presidente dell’Ente Parco ne ha oggi enumerate diverse sulla stampa, delle quali va secondo noi sottolineata la creazione della filiera Terre del Conero e il certificato CETS, veri propulsori di un turismo e di un’economia pregiati ed ecosostenibili.
Vorremmo ricordare però anche la variantina votata pochi anni fa dall’Ente, che scongiurò un’edificazione a Fonte d’Olio con potenziali effetti preoccupanti per l’ambiente ed il paesaggio. Edificazione ostinatamente difesa (fortunatamente invano) per le vie legali, proprio da quel Comune di Sirolo che Misiti pretenderebbe nell’improbabile ruolo di paladino dell’ambiente, smentito clamorosamente dai fatti.
Circolo Naturalistico Il Pungitopo ONLUS