NUOVA MINACCIA SUL CONERO
PIANO CASA REGIONE MARCHE:C’È IL RISCHIO CONCRETO DI POTER AGGIRARE I LIMITI EDIFICATORI
LE ASSOCIAZIONI: LA REGIONE HA DIMOSTRATO SCARSA SENSIBILITÀ
ORA SOLO I COMUNI POSSONO SCONGIURARE GLI EFFETTI PEGGIORI
ANCONA – Si prospettano ancora una volta tempi duri per il Conero. Stavolta la minaccia arriva dalla Regione Marche, che con la L.R. 19/2010 ha modificato la precedente normativa (L.R. 22/2009, cosiddetto piano casa), introducendo significative misure delle quali si potranno ritenere certamente soddisfatti gli imprenditori edili nonché quegli amministratori poco inclini all’idea di una politica edilizia che si coniughi con la tutela dell’ambiente e del paesaggio.
Alcuni elementi: possibilità di incrementi volumetrici fino al 40% sugli immobili residenziali, ampie facoltà di intervento nelle aree naturali protette, persino nelle zone di riserva, esclusione delle volumetrie di ampliamento dai limiti cementificatori posti dai piani.
Applicate queste previsioni al territorio del Conero, estremamente fragile e già insidiato da una bulimia speculativa, si può facilmente comprendere come gli effetti di questa pesante deregulation edilizia smantellino ogni strategia di tutela del territorio, dal momento che ciascun privato potrà operare in modo autonomo e scoordinato. Il nuovo cemento, fra l’altro, risulterebbe aggiuntivo rispetto alle percentuali autorizzabili dal Piano del Parco e perciò svincolato dalle previsioni.
“Questo provvedimento è di fatto una via legale per scardinare il Piano del Parco, strumento di tutela da poco approvato dopo un lungo processo di condivisone” è il commento unanime delle due Associazioni doriche. “Una volta aggirato il Piano del Parco, la protezione delle bellezze del nostro territorio dipenderanno solo dal buon cuore dei singoli amministratori comunali”.
Ora soltanto i Comuni infatti potranno limitare l'applicabilità di questa legge, individuando porzioni territoriali o tipologie d'intervento non consentite. Ma serve una volontà forte e per di più il tempo è scarso, essendo stato fissato al prossimo 15 febbraio il termine ultimo per quei Comuni che intendano stabilire limitazioni all’applicabilità della legge.
L’auspicio, da parte nostra, è che la Regione ci ripensi e si ponga come priorità la tutela del territorio, la promozione del quale sembra tanto avere a cuore, almeno stando alle recenti e costose campagne pubblicitarie.
Allo stesso modo, auspichiamo che i Comuni, nel frattempo, attraverso gli strumenti che la legge loro affida, riescano a dimostrare quella sensibilità che alla Regione Marche sembra purtroppo essere finora mancata.
Circolo Naturalistico Il Pungitopo ONLUS
Italia Nostra ONLUS – Sezione di Ancona “Vincenzo Pirani”