Siccità nelle Marche - Non sprecare l'acqua potabile

I recenti episodi alluvionali verificatisi in diverse regioni italiane non possono  nascondere il fatto che le Marche , invece, si trovano nella situazione diametralmente opposta: nella nostra regione c’è la siccità.

Dopo un mese di marzo molto piovoso, con episodi anche luttuosi, negli ultimi sette  mesi solo uno, luglio, ha avuto precipitazioni poco oltre la norma, mentre gli altri sei mesi sono stati caratterizzati da piogge scarsissime.

L’Assam della Regione Marche (www.meteo.marche.it), che rileva puntualmente i fenomeni meteorologici della nostra regione, parla del 67% di piogge in meno negli ultimi tre mesi: gran parte della provincia di Ancona  rientra, per tale periodo, nella classe di estrema siccità, la peggiore possibile. Da quasi cinquanta anni non si verificava una tale perdurante assenza di piogge.

La forte carenza di piogge degli ultimi mesi non è però una rarità:negli ultimi dieci anni abbiamo avuto più anni in deficit che in surplus di precipitazioni. Inoltre l’aumento quasi costante delle temperature medie mensili, dovuto al maggiore soleggiamento, contribuisce ad  incrementare l’evaporazione.

La linea di tendenza è stata sinora confermata anche per il mese di novembre, con piogge molto scarse . Inoltre alle prime piogge, se concentrate in brevi periodi, si potrebbe accompagnare un rischio frane.

 

Crediamo che ciò si ripercuoterà prima o poi sulle falde acquifere, superficiali e profonde.

Ovviamente non possiamo chiedere a nessuno di far piovere nella giusta misura.

 

Ci sembra invece necessario che tutti , specie chi abita in città di medio grandi dimensioni, prendano coscienza del problema: ci si ricorda di più di un temporale o di un acquazzone, che di molte giornate senza una nuvola o una goccia di pioggia. Alla consapevolezza  si deve affiancare lo sforzo personale di consumare meno acqua e di non sprecarla. L’acqua è un bene estremamente prezioso e sarà in futuro sempre più scarso.

 

Anche i comportamenti “pubblici”, ossia dei nostri amministratori, dovranno tenere conto dell’evoluzione in atto: ci auguriamo che, tra gli investimenti utili per sostenere la nostra economia, rientrino anche le sistemazioni delle reti degli acquedotti, le cui perdite non ci potremo più permettere in un futuro neanche troppo lontano.

Cerchiamo di consumare meno acqua potabile possibile, non perdiamola lungo la strada e lasciamone di più tra le nostre montagne, che sono il vero forziere naturale del futuro.

 

21 novembre 2011

 


 

 

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