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Articoli

IL PINO DI VIA SENIGALLIA E LA GESTIONE DEL VERDE URBANO NEL CENTRO CITTA'

Il Comune sta procedendo all'abbattimento del grande pino di via Senigallia, ben conosciuto da tutti gli abitanti del Piano e di Posatora, in quanto posto su una delle vie più frequentate per raggiungere il Piano dalla periferia nord.

Il Comune riferisce che l'abbattimento si rende necessario per problemi di stabilità dell'albero, che è molto pesante: ci crediamo, siamo d'accordo anche se in questi casi siamo sempre molto tristi e dispiaciuti.

Però accettiamo i pareri degli esperti e della scienza, anche se non sono a volte come li desidereremmo.

Ci preme però sapere quel che succederà dopo. Crediamo sia doveroso e obbligatorio sostituire al più presto l'albero abbattuto ( e l'altro pino citato nel comunicato) con un altro albero, che sarebbe di certo di dimensioni ed età  inferiori a quelle raggiunte dal pino oggi. Ciò vuol dire che sarebbe veramente necessario "compensare" la perdita dei pini in termini di servizio ecologico ( e di bellezza) con un numero maggiore di alberi nelle zone immediatamente limitrofe, laddove possibile. Abbiamo ad esempio Corso Carlo Alberto dove oltre 15 alberi sono stati  abbattuti da anni, senza alcun rimpiazzo che garantisca il mantenimento e il rinnovamento graduale delle alberature.

Per non dimenticare il fatto che Piazzale Loreto, sino ad alcuni anni fa, ospitava diversi lecci, di cui resta un solo superstite, mentre il resto del piazzale è una distesa unica di asfalto e di parcheggi.Forse si può fare ancora qualcosa, e donare un po' di ombra ad un luogo dove in estate si crea una vera e propria bolla di calore. A poche decine di metri dal pino abbattuto.

Certo, la gestione del verde urbano in centro è difficile: sono necessari fondi maggiori di quelli attuali e maggiori risorse umane, ma sono investimenti per la salute dei cittadini presenti e futuri, e non meri costi di manutenzione. Se ne tenga conto in sede di predisposizione dei futuri bilanci se si vuole una Ancona Green.

 

Pino da abbattere via senigallia 21 dic2022

ASSUNTA BRACHETTA CI HA LASCIATO

Assunta Brachetta al Treno Verde 1988

Ci ha lasciato Assunta Maria Brachetta, una delle figure storiche della nostra associazione che lei ha contribuito a fondare. Assunta è stata la prima segretaria di Legambiente Marche e ne è stata presidente fino al 1995, quando passò il testimone a Luigino Quarchioni. 
Quando nel 1983 si tenne nella sua regione, a Urbino, quello che fu, per molti, il primo congresso dell'associazione, Assunta c'era, ne fu promotrice, contribuì a organizzarlo e in quell'occasione fu eletta nel direttivo nazionale.
È stata una figura sempre presente nella nostra associazione a livello nazionale: è stata anche membro della segreteria nazionale dal 1987 al 1995, quando fu poi eletta consigliere regionale nelle Marche. 
Riconoscendole la grande saggezza e la profonda conoscenza dell'associazione all'ultimo congresso nazionale di Pietrarsa del 2019 era stata eletta nel nostro collegio dei Garanti.
Sempre sorridente, colta e attenta alla vita dell'associazione, è stata un punto di riferimento per Legambiente tutta, nelle Marche e a livello nazionale. Assuntina ci mancherà tanto. Ci piace pensarla ora al fianco e a discutere con un'altra storica legambientina come lei, Rita Tiberi, che ci ha lasciati con altrettanto dolore 2 anni fa,
Tutta la comunità associativa si stringe forte all'amico fraterno e compagno di viaggio associativo Fabio Renzi, che ha condiviso con lei 42 anni di vita. 
Il nostro Circolo conosceva bene Assuntina, da tanti anni: ci piace ricordare anche la sua partecipazione, lo scorso anno ai festeggiamenti per il quarantennale di fondazione del Pungitopo con un intervento durante la diretta, nel periodo del Covid.
Ciao Assuntina, continueremo a lavorare sodo per il bene delle Marche e del Paese, come ci hai insegnato anche tu.

IL MARE AL TRAMONTO - MARTEDI' 26 LUGLIO 2022

INIZIATIVA RISERVATA AI SOCI DEL CIRCOLO IL PUNGITOPO

L’intertidale è quella zona costiera compresa tra l’alta e la bassa marea. Tra gli oceani e le profondità marine, questa è la parte che sentiamo più familiare, eppure siamo sicuri di conoscerla? Venite con noi e durante una passeggiata al tramonto insieme ai biologi marini ricercatori Agnese Riccardi e Hector J. Pula Moreno scopriremo tutti i segreti di questo ambiente, così vicino e delicato. Ci vediamo martedì 26 al Monumento del Passetto di Ancona alle ore 20:15. Consigliamo di venire muniti di scarpette da scoglio e/o scarpe da ginnastica, e luci (frontali o a mano).

Iniziativa a numero chiuso per un massimo di 20 persone. Prenotazione obbligatoria scrivendo una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

intertidale del Conero 26 luglio 2022

IL RISORGIMENTO AD ANCONA - LO STUDIO DELL'ISTITUTO SAVOIA BENINCASA

Nell'ottobre 2021 il nostro Circolo poneva di nuovo all'attenzione della cittadinanza lo stato di oblio in cui versava, e tuttora purtroppo versa, l'obelisco dedicato al sacrificio di Giovanni Gervasoni

obelisco

L'appello del Circolo è stato raccolto dagli Istituti Savoia e Benincasa, che hanno effettuato un lungo ed approfondito studio degli avvenimenti, dei luoghi e dei personaggi del Risorgimento ad Ancona. Il loro lavoro è stato presentato alla città nel maggio 2022, con due belle ed interessanti passeggiate molto partecipate.

Il frutto del lavoro delle scuole può essere consultato al seguente link:

https://sites.google.com/savoiabenincasa.it/risorgimento-anconetano/home-page

 

I DUE GRANDI ALBERI DI TORRETTE NON CI SONO PIU'

NON SONO PIU’ CON NOI I DUE GRANDI OLMI DI TORRETTE.

            

Sono stati tagliati i due grandi olmi che vegliavano sulla frazione di Torrette, dalle aiuole predisposte nel centro commerciale. Purtroppo erano malati, uno completamente secco dallo scorso anno, l’altro lo stava seguendo.

Gli alberi, come tutti gli esseri viventi, nascono e muoiono. A volte per cause naturali, come per questi due olmi, ma spesso anche ad opera dell’uomo.

Ora, pensiamo che sia necessario che siano piantati negli stessi luoghi almeno due nuovi alberi il prossimo autunno, di specie diverse e tra loro differenti: la diversificazione delle piante permette al verde urbano nel suo complesso di resistere meglio alle malattie. La sostituzione degli alberi morti in una città è una azione importante per combattere le isole di calore e l’inquinamento atmosferico e per rendere la città più bella ed accogliente, soprattutto nei quartieri ove il verde è più carente. Non potremo godere subito della stessa ombra donata dai due grandi olmi, però faremo un regalo ai nostri figli e nipoti.

Li ricordiamo con le loro foto, scattate 10 anni fa in occasione di una caccia fotografica indetta dal nostro Circolo sul verde urbanotorrette olmo allincrocio pungitopo 1 20120821 1021462684 r1

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