ENNESIMO RIPASCIMENTO MASSIVO A PORTONOVO: INTERVENTO FUORI LUOGO E FUORI TEMPO MASSIMO
SI PENSA DI DARE PIÙ SPAZIO AI TURISTI COMPROMETTENDO LE BELLEZZE PER CUI SCELGONO PORTONOVO: UN CONTROSENSO
ANCONA – Sembra non aver fatto notizia l’approvazione di un intervento di ripascimento per la spiaggia di Portonovo, la cui realizzazione è prevista a breve. Eppure si tratta dell’ennesima dimostrazione della scarsa o assente lungimiranza delle scelte delle Istituzioni nei confronti di uno dei più pregevoli angoli del nostro territorio.
Legambiente e CAI di Ancona colgono e comprendono le preoccupazioni espresse per quei tratti di costa effettivamente più esposti agli effetti del mare ma ritengono che l’imminente ripascimento, così come progettato, procurerà molti più danni che vantaggi.
I rilievi evidenziano che l'erosione esiste, è leggera ma soprattutto è concentrata in pochi precisi tratti. Sarebbe opportuno perciò iniziare a concentrarsi su interventi mirati, accantonando modalità di ripristino pesanti e anacronistiche. Il ripascimento in questione, con buona probabilità, finirà per incidere sul fondale per circa trenta metri dalla costa, compromettendo inevitabilmente la fauna marina, all'equilibro della quale è peraltro legata una fetta molto importante dell’economia e dell’immagine della Baia, come il Mosciolo di Portonovo D.O.C., vero e proprio patrimonio distintivo di questo straordinario angolo ai piedi del Conero. Sembra invece imprescindibile intervenire nel modo meno invasivo possibile, in un tratto di costa tanto prezioso da essere stato dichiarato sito di interesse comunitario.
“È tempo che ci si renda conto che Portonovo viene scelta proprio per la sua bellezza. La politica dei ripascimenti massivi è ormai fuori tempo massimo: si intervenga solo dove ce n'è bisogno e solo per ripristinare la linea normale di costa” è il commento unanime delle due associazioni, affidato ai loro rappresentanti, che proseguono evidenziando un paradosso: “Pensare di allargare artificialmente la spiaggia, magari per permettere di piantare più ombrelloni, danneggiando le risorse che rendono Portonovo attrattiva per anconetani e non, sarebbe un controsenso. Chi verrebbe poi ad usufruire di quegli ombrelloni?”
Auspichiamo quindi che quello ormai approvato sia finalmente l’ultimo di una serie di interventi pesanti ed indiscriminati che ha caratterizzato le scelte fatte finora. Occorre d’ora in poi prestare la massima attenzione affinché gli interventi -se realmente necessari- siano tempestivi e garantiti da un monitoraggio serio sul loro impatto e sulla loro efficacia.
L'applicazione delle norme (Piano Particolareggiato, Piano del Parco del Conero, direttive europee sugli habitat) nonché l'attesa istituzione dell'Area Marina Protetta rappresenterebbero un notevole passo in avanti.
Circolo Naturalistico Il Pungitopo ONLUS | CAI – sezione di Ancona |